La partita, forse, più importante dell’anno. Quella del Derby. Quella di Salernitana-Avellino. Quella che può significare salvezza. Nella conferenza stampa di metà settimana ha parlato il capitano dei lupi, Angelo D’Angelo.
“Andiamo a Salerno per fare risultato. La classifica vale più del campanilismo. Dobbiamo far punti perchè dobbiamo salvarci. Non abbiamo paura, siamo pronti. La Salernitana non ha problemi, giocherà con spensieratezza perchè priva di obiettivi. Noi vogliamo dimostrare che siamo ancora vivi anche perchè veniamo da un periodo senza vittorie. Dobbiamo sorprenderli puntando sulla nostra fame di vittorie, avrei preferito un avversario in lotta per un obiettivo, la spensieratezza a volte ti fa giocare meglio. Sicuramente conquistando quattro punti nelle ultime due dovremmo essere tranquilli, ma spero che anche tre possano bastare. Dobbiamo solo vincere perché vogliamo salvarci. Per me questa partita è sempre speciale, sono uno dei pochi salernitani amati ad Avellino. Sono salernitano ma oggi come oggi non interessa il derby, la mia città è questa e dobbiamo portare punti a casa per restare per il quinto anno consecutivo in Serie B. Il cammino che abbiamo fatto nel girone di ritorno è stato esaltante, non dimentichiamo che sul campo ne abbiamo conquistati 49. Sotto le nostre rivali stanno correndo, ma non facciamo calcoli sulle altre, pensiamo in casa nostra e a fare punti almeno per arrivare ai famosi 50. Forse abbiamo accusato un po’ la mazzata psicologica della penalizzazione e abbiamo un po’ rallentato mentre le altre dietro hanno accelerato. Mancano due partite, sono due finali, serve massima determinazione e chiunque scenderà in campo dovrà giocare con il sangue agli occhi. Serviranno le palle per giocare davanti a 20.000 persona, ma è in questi casi che si vedono gli uomini e i calciatori. I nostri tifosi si faranno sentire, ma non mi meravigliano più ormai, sono straordinari e meritano questa salvezza. L’addio di Paolo Pagliuca ha lasciato dolore in tanti di noi: era un combattente, merita non solo una vittoria del derby, ma la vittoria della salvezza che siamo tutti chiamati a dedicargli.”