“Il Tibet è avvolto da una atmosfera magica. È una regione straordinaria, con monasteri incredibili e paesaggi naturali incontaminati”. Queste le prime parole dei vincitori del contest social ‘Destinazione Tibet’, subito dopo il rientro dal viaggio in Cina.
Il contest è stato lanciato dall’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, in collaborazione con l’Ente del Turismo Cinese. La progettazione, le dinamiche di partecipazione e la comunicazione sono state affidate dall’Ambasciata Cinese all’agenzia di comunicazione IsayGroup, con sede a Roma.
I vincitori: Nello Ascione, Alessia Cilvani, Roberta Pisoni ed Elena Boninsegna hanno potuto ammirare le bellezze di una regione considerata “il tetto del mondo”, in quanto si tratta dell’altopiano più alto e più vasto del mondo.
Sono tanti gli investimenti che la Cina sta facendo in Tibet e lo dimostrano le infrastrutture efficienti, gli aeroporti, le autostrade, la costruzione di gallerie, ponti, dighe, centrali idroelettriche, abitazioni per i contadini. “La ferrovia Pechino-Lhasa – afferma il gruppo italiano – può essere considerata come un prodigio ingegneristico in quanto consente in 48 ore di arrivare dalla capitale della Cina ad una città in alta quota come Lhasa. Il treno è conosciuto con il nome di Linea del Qinghai-Tibet, Treno del Cielo o Tibet Express”.
L’itinerario prevedeva varie tappe nelle principali città di Xi’an, Tsetang, Gyantse, Shigatse e Lhasa. I monasteri situati in una posizione panoramica, la cucina, i colori, l’architettura, hanno un fascino particolare e ogni dettaglio è stato immortalato in una quantità infinita di fotografie.
“In Tibet il clima è secco – raccontano -, le temperature non sono mai rigide anzi splende spesso il sole. L’abbigliamento ideale è a strati, adatto per i cambiamenti di temperatura che sono all’ordine del giorno”.
Dopo il Museo dell’Esercito di Terracotta, una delle attrazioni più viste e più gettonate, che si trova a 30 chilometri a est di Xi’an, Nello, Alessia, Roberta ed Elena si sono spostati a Tsetang dove hanno avuto modo di visitare il Tempio di Samye, il Palazzo Yambulkang e il Tempio Tradruk.
Tsetang è un ottimo punto di riferimento da cui partire per esplorare le montagne circostanti disseminate di monasteri e approfittare anche di panorami straordinari.
A Gyantse, che sorge su un altipiano a quasi 4000 metri di quota, i vincitori del contest hanno visitato il monastero di Palkhor Chode oltre ad una tappa al lago di Yamdrok, dalle acque turchesi, a 5000 metri d’altezza.
Situato ai piedi della montagna Nyima, il monastero di Tashilhunpo – a Shigatse – si distingue per le sue impressionanti dimensioni, è grande come un piccolo borgo. Al monastero si arriva risalendo viuzze di ciottoli che si snodano tra gli antichi edifici.
Tre posti assolutamente imperdibili, dichiarati patrimonio mondiale dell’UNESCO, sono il palazzo del Potala, tempio di Jokhang e il palazzo di Norbulingka, situati a Lhasa. Il Potala è imponente, fantastico, un palazzo incantato pieno di sale, cortili e terrazze. E’ visibile da tutta la città e da lì si gode una vista magnifica su tutta Lhasa, la città più importante della regione del Tibet.
La posizione ideale per ammirare il Palazzo del Potala in tutto il suo splendore è la centrale piazza di Barkhor, che ospita anche il tempio dal tetto d’oro di Jokhang.
Il Barkhor, cuore della città vecchia di Lhasa, centro spirituale e culturale, è il circuito pedonale che gira intorno al tempio del Jokhang. Qui i turisti si mescolano ai pellegrini che percorrono il circuito in senso orario, prostrandosi.
Merita di essere visitato anche il monastero di Drepung, il più grande monastero del Tibet. Se si vuole assistere ad un dibattito filosofico tra monaci, bisogna andare al monastero di Sera, dove i monaci si radunano in un cortile e si affrontano a due a due in una sorta di esercitazione intellettuale, in cui è fondamentale la gestualità, fortemente simbolica.