Home Sport Avellino Calcio Benevento-Avellino, lupi, tutto sulla “strega” per il colpo di grazia

Benevento-Avellino, lupi, tutto sulla “strega” per il colpo di grazia

Il prossimo avversario degli irpini è il Benevento del Presidente Oreste Vigorito, che in passato avrebbe manifestato interesse  anche nell’acquisire l’U.S. Avellino, affare
sempre sfumato per tanti motivi.
Vigorito acquista la società sannita nella primavera del 2006, trovando al suo arrivo un ambiente a dir poco fallimentare ed una società priva di ambizioni.
L’attuale patron del Benevento insieme al fratello Ciro (scomparso nell’autunno del 2010), negli anni successivi al 2006, grazie a corposi investimenti riesce a portare gli “stregoni” dalla C2 alla cadetteria.
Si, c’è sempre stato lo zampino dell’imprenditore campano dietro ai successi del Benevento Calcio, anche se per un periodo si dimette dalla carica di Presidente (2014/15 dopo la sconfitta interna contro il Como, valida per gli spareggi play-off, 1-2 (Mazzeo, dopp. Ganz).

Quell’anno assume la carica di Presidente Fabrizio Pallotta ma dietro c’è sempre l’imprenditore dll’IVPC, con Pallotta dunque che fa solo in realtà da prestanome affiancato da Giovanni
Lombardi, l’allora Presidente della Casertana (stesso girone del Benevento) e azionista della società sannita.

Per la Stagione 2015/16 dunque il Benevento non investe molto sulla squadra e non parte come gli anni precedenti, da formazione ammazza campionato, sul campo però dominerà inanellando vittorie su vittorie, conquista la sua prima Promozione nella storia in cadetteria con mister Auteri.
Auteri che rassegna le dimissioni a causa del caos che si era creato nell’ambiente a causa d’incomprensioni tra i soci.

Caos che durerà poco, perchè Vigorito ritorna sui suoi passi, decidendo di riprendersi il Benevento, e lo fa, annunciando programmi ambiziosi per affrontare il torneo della B.
Per il campionato in corso viene assunto Marco Baroni per la panchina beneventana.

Baroni che si presenta bene, fresco di play-off con il Novara ed ex allenatore del Lanciano, Pescara e delle giovanili Juventus.
In Serie B i giallorossi vogliono fare bella figura e piazzano colpi importanti sfruttando un potere economico che in cadetteria pochi hanno.
Riescono ad accaparrarsi i calciatori migliori, sbaragliando la concorrenza di altri club. Riesce a “soffiare” l’attaccante Falco all’Avellino in procinto di vestire la maglia biancoverde.
Anche lo svincolato attaccante Fabio Ceravolo finisce nella “rosa” sannita perchè troppo allettato dal contratto sostanzioso offerto, rifiutando il Pescara in Serie A.
Acquisisce il cartellino del centrocampista Chibsah dal Sassuolo.
I sanniti fanno loro anche giovani molto interessanti con esperienza in Massima Serie, come i difensori Venuti e Camporese, dall’Empoli e dalla Fiorentina.
In orbita Juve, il promettente portiere Cragno, ex Lanciano e Cagliari.

E’ pronto al lancio il Benevento e l’avvio in B è molto buono, collezionando diverse vittorie consecutive, soprattutto in casa, dove non perde mai. Ritrovandosi a pensare addirittura alla promozione in Serie A.

A gennaio si rafforza ulteriormente con uno dei registi più bravi della cadetteria, il centrocampista Viola dal Novara.
Ma dopo un girone efficace e soddisfacente, i campani nel girone di ritorno (da fine febbraio), sprofondano in una crisi che tuttora persiste.
Il primo campanello d’allarme si ha per l’appunto il 24 febbraio, perdendo l’imbattibilità casalinga durata tanti anni, perdendo contro il Bari, 3-4 (dopp.Galano, Floro Flores, Salzano, Ceravolo, Cissè, Lopez).

Dopo la sopra citata sconfitta i ragazzi di Baroni con 2 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte delle restanti 11 gare, totalizzano la miseria di 9 punti. Nonostante la crisi però resta attualmente in piena zona play-off, al sesto posto in graduatoria con 55 punti.

La squadra di Baroni per il derby campano contro l’Avellino, ci arriva con il morale non proprio alle “stelle”, reduce dalla batosta al “Dino Manuzzi” di Cesena per 4-1 (Chibsah, Ciano, Laribi, Crimi, Ligi).

Durante la Stagione Calcistica in corso mister Baroni ha prediletto lo schema del gioco del 4-2-3-1, lo stesso che adotterà contro gli irpini lunedì prossimo. Mettendo un pò da parte gli schemi tattici del 4-3-3 e 4-4-2.

Nel 4-2-3-1 di Baroni, il Benevento gioca in modo molto propositivo, badando più ad offendere che a difendere.
Vengono esaltate le caratteristiche tecniche e la velocità delle due alé, Falco e Ciciretti, abili nelle ripartenze a saltare l’uomo e creare la superiorità numerica.
Fabio Ceravolo è l’uomo in area di rigore che tanto bene ha fatto quest’anno, classico centravanti che fa reparto da solo e aiuta la squadra in fase difensiva.
E’ un atleta che sa mantenere palla e fa rifiatare la squadra, grande lottatore e colpitore di testa, sfruttando i numerosi cross che arrivano dal fondo sia da destra che da sinistra.

A centrocampo c’è sempre un regista (Viola o Buzzegoli) e un interditore (Chibsah).

La nota dolente arriva dalla difesa, i centrali per caratteristiche fisiche sono lenti e quindi soffrono molto la velocità dell’avversario. I difensori più usati dal Benevento sono Lucioni, molto bravo di testa su calci piazzati, molte volte quest’anno ha trovato il goal. L’altro centrale è Camporese o Padella.

Altro punto debole sono i terzini, più bravi a spingere che a difendere. A destra, il titolare è Venuti, a sinistra s’alternano Lopez e Pezzi. L’Avellino per portare a casa un risultato positivo, dovrà colpire il Benevento puntando sul loro “tallone d’Achille”, approfittando della retroguardia giallorossa lenta e che si distrae
in molte circostanze, con terzini troppo offensivi che andando in avanti perdendo palla, permette all’avversario di ripartire in contropiede, concedendo occasioni da rete.

Occhio però all’attacco, l’Avellino dovrà doppiare su Falco e Ciciretti che insieme a Ceravolo, sono gli uomini più pericolosi.