Una debacle clamorosa in termini di punteggio. Avellino-Perugia termina 0-5 in una gara condizionata dalla conduzione vergognosa di Manganiello, ma che in campo ha visto i lupi rimanere, di fatto, negli spogliatoi.
Novellino nel post gara si è assunto tutte le proprie responsabilità di una sconfitta pesante per il morale dei suoi ragazzi, in virtù anche dello sfortunato pareggio subito in extremis contro la Pro Vercelli nel turno infrasettimanale. Quello di ieri, in termini di risultato, ha rappresentato un vero e proprio nuovo record per i biancoverdi, naturalmente in negativo. Mai, infatti, l’Avellino aveva subito una sconfitta così sonora tra le mura amiche del Partenio Lombardi. Uno era finora il precedente in cui i lupi avevano subito 5 reti in casa, nel campionato cadetto 2005/2006 contro il Brescia. Allora finì 2-5: era l’Avellino dei vari Taglialatela, Masiello, Leon, Rastelli e Danilevicius allenato da Oddo, con il Brescia del tecnico Maran che dominò la gara e che vedeva nella propria rosa calciatori del calibro di Del Nero, Possanzini e del giovanissmo Marek Hamsik. Anche in quel caso netta la supremazia territoriale e vittoria meritata per i lombardi. Quella contro il Perugia diventa, dunque, la sconfitta casalinga più pesante in termini di scarto della storia biancoverde. L’ultimo dei pochi ko sonori subiti dai biancoverdi, fu registrato la scorsa stagione, il 3 ottobre 2015, quando l’Avellino di Tesser fu clamorosamente sconfitto da un Vicenza giunto al Partenio in piena emergenza, con un sonoro 1-4. Toccherà a Novellino risollevare il morale dei suoi calciatori, archiviando questa giornata no dei biancoverdi, cercando il pronto riscatto già a partire da sabato prossimo, nella trasferta insidiosa di La Spezia. Una gara in cui il tecnico di Montemarano dovrà fare a meno di mezzo reparto difensivo: saranno infatti fermati dal giudice sportivo (si spera per un solo turno) il centrale Djimsiti e il terzino destro Gonzalez, entrambi espulsi ieri dallo scandoloso Manganiello.