Home Sport Avellino Calcio Avellino-Bari, arrivano i galletti dell’ex lupo Colantuono. Incerottati ma agguerriti

Avellino-Bari, arrivano i galletti dell’ex lupo Colantuono. Incerottati ma agguerriti

Serie B| Il prossimo grande ostacolo da superare assolutamente per gli uomini di Novellino, è il Bari di Stefano Colantuono. Ex difensore proprio dei lupi, dall’86 all’88, collezionando 53 presenze in serie A.

Quel calciatore oggi allenatore, insegna al “nemico” come sconfiggere il lupo. Lupo che in queste ore sta affilando le zanne, per arrivare pronto al combattimento di sabato pomeriggio ore 15:00, al “Partenio-Lombardi” su un sintetico non molto gradito dai galletti, che “razzolano” meglio sull’erba naturale.

L’avversario: Il Bari

Da tre anni nella Bari calcistica, si vive in maniera travagliata, il giudizio del campo infatti smentisce tutti i grandi proclami di portare la squadra pugliese in massima serie.
Obiettivo fallito anche per questa stagione, ormai agli sgoccioli, sconfessando dunque quella regola che per vincere
facile basta acquistare calciatori dai grandi nomi.

Secondo il giudizio degli esperti, il Bari è senza dubbio la delusione più grande del campionato cadetto,
eppure i biancorossi per “brillare”, le carte ce le avevano tutte.
In estate la società barese decide di affidare la squadra ad un allenatore di prestigio, Roberto Stellone, proveniente
dai piani alti, artefice della promozione del Frosinone in Serie A.
Biancorossi che in sede di mercato, sia nella sessione estiva che invernale, non indugia a mettere mano al portafogli,
prendendo atleti di un certo calibro come: Brienza e Morleo dal Bologna, Moras dal Verona, Cassani e Fedato dalla Sampdoria, Daprelà e Floro Flores dal Chievo, Raicevic e Galano dal Vicenza, Martinho dal Carpi.

Malgrado tutto ciò, il Bari attualmente al nono posto in classifica con 52 punti, è a – 3 lunghezze e quindi fuori dalla zona play-off, considerato anche il cambio tecnico avvenuto a novembre.

Il 7 novembre Stellone viene esonerato dopo la sconfitta esterna al “Domenico Francioni” contro il Latina (2-1, De Luca-Corvia-Scaglia), Latina che da oggi risulta matematicamente retrocesso in Lega Pro, dopo che la Corte Federale gli ha inflitto altri 5 punti di penalizzazione.

Per il dopo Stellone, i baresi puntano su Stefano Colantuono, vero lusso per la cadetteria. Ma dopo i risultati iniziali, da marzo, in casa Bari è di nuovo crisi. In 11 gare totalizza solo 9 punti, dati da 2 vittorie, 6 sconfitte e 3 pareggi.
Il Bari che affronterà l’Avellino, sarà una squadra in emergenza, con l’infermeria piena, sono ancora fermi Raicevic, Brienza, Fedele, Morleo, Tonucci, Floro Flores (che potrebbe recuperare per la trasferta in Irpinia). Alla lista degli indisponibili si aggiunge Martinho, uscito acciacato dal pareggio casalingo a reti bianche di sabato scorso, contro il Pisa. Sarà disponibile Parigini, che rientra dopo aver scontato il doppio turno di squalifica. Squalifica da scontare con l’Avellino per Basha che quindi resta a Bari.

I biancoverdi però non dovranno lasciarsi ingannare da tutte queste numerose assenze perchè i biancorossi in terra
Irpina giungeranno agguerriti con l’intento di riuscire ad inserirsi nella zona play-off, quantomeno vincere per provarci fino all’ultima giornata.

Per quanto riguarda la tattica, i galletti abbandonato il solito 4-4-2 di Stellone ora con Colantuono in panchina alternano il 4-3-3 al 4-3-1-2, più raramente il 4-2-3-1 e il 3-4-1-2.

Il gioco dei pugliesi non è corale ma basato più sui singoli. Il Bari non gioca un gran calcio ma nel reparto offensivo desta preoccupazione all’avversario.
In attacco Galano, Parigini e Floro Flores, giocatori molto tecnici, sono bravissimi in velocità, creano superiorità numerica, saltano l’uomo, attaccano e aggrediscono la profondità.
Attenzione anche a Maniero, classico centravanti in area di rigore, dotato di tecnica e molto bravo di testa.
A centrocampo occhio a Macek, il talentino scuola Juventus, tecnica ed elastico e versatile.

Il punto debole sul quale dovrà puntare l’Avellino è la difesa. La retroguardia biancorossa è perforabile, hanno subito infatti 40 reti, con i centrali Moras e Capradossi lenti e macchinosi per caratteristiche tecniche e fisiche. Daprelà (molto vicino a Gennaio nel vestire la maglia biancoverde) sulla fascia sinistra, è stato molto contestato per lo scarso rendimento. A destra, Sabelli è un buon terzino ed è l’unico che porta qualità ad una retroguardia che lascia un pò a desiderare.