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Atripalda, dopo cinque anni ritorna l’evento di “ Giullarte – Festival internazionale artisti di strada e mestieri

Atripalda, dopo cinque anni ritorna l’evento di “ Giullarte -Festival internazionale artisti di strada e mestieri. L’evento dura tre giorni e vede protagonisti artisti di strada provenienti da tutto il mondo che si esibiscono per le strade e le piazze della città antica”.

Così  Wikipedia, l’enciclopedia libera, definisce “Giullarte” annoverandolo   tra gli eventi della città  di Atripalda.  Corre l’obbligo ricordare    che  “Giullarte” nel 2012, raggiunse la sua XVII edizione, organizzato con sfarzo,  grazie ai   120.000 euro di stanziamento,   ricevuti  dall’amministrazione guidata dall’avv. Paolo Spagnuolo, che, all’epoca, da poco era stato eletto sindaco. Negli anni successivi fino ad oggi, l’evento non è stato  più riproposto  per mancanza di fondi. Quest’anno  “Giullarte”, nei giorni 22, 23 e 24  settembre, torna alla ribalta  atripaldese  con  un  finanziamento regionale di 40.000 euro,  da poco affidato al nuovo sindaco, l’ing. Geppino Spagnuolo.

La giornalista di Orticalab, Maria Fioretti,  commentando il ritorno della ”Kermesse di Giullarte” ad Atripald, ne ha auspicato l’inizio di una nuova storia, invitando l’amministrazione, da poco eletta,   a fare  “del festival un  reale valore”,  con l’evidente invito  ad evitare di presentarla  come ” l’ennesimo prodotto scarso che viene fuori “dall’eventificio estivo della Regione”. Noi condividiamo la riflessione della  collega e  non nascondiamo che molti  cittadini di Atripalda sperano che  tale giusta  riflessione sia stata adeguatamente  valutata e raccolta dagli attuali amministratori nell’interesse  della  città.  Ci corre l’obbligo  a questo punto sottolineare  che Giullarte era stata effettivamente  ideata e realizzata  come  uno strumento di valorizzazione delle  intelligenze  e delle  professionalità cittadine,  e non solo come  vetrina  di esposizioni di prodotti  di lavoro di antichi mestieri,  quasi del tutto scomparsi. Ma non solo questo; c’era tra le motivazioni anche   la speranza  che l’evento  potesse costituire  una sorta di volano di sviluppo  di attività artigianali, e non solo nel centro storico  ma in tutta la città,   e nel contempo  che  l’evento  creasse  occasione per far conoscere  ai visitatori    l’immenso  patrimonio storico culturale e archeologico della nostra città,  (il parco dell’antica Abellinum, la Dogana dei Grani, La Basilica Paleocristiana, le Chiese, lo Specus Martyrum), stimolando in modo adeguato  l’interesse su  di essi.  Orbene  a parte il risultato solo  ludico dell’evento noi riteniamo che Giullarte  nel tempo non abbia assolutamente prodotto i risultati sperati per cui era stato istituito.  Ma v’è di più! Allo stato non c’è notizia alcuna  di iniziative già  adottate dall’amministrazione in carica  finalizzate   ad avviare la valorizzazione della Cultura e del patrimonio comunale, che, per la pregressa incuria, è pressoché  inutilizzato. Non resta  che attendere, per questi settori, tempi migliori!