Continua il mercato della Sidigas Avellino, che cerca giocatori italiani da inserire nel roster, pur volendo lo sguardo anche a giocatori stranieri che possono mostrarsi come ottimi prospetti. L’obiettivo resta Davide Pascolo, ma non vengono trascurati – per ora – i tre nomi di Gerald Robinson, Dallas Moore e John Duncan.
Sidigas Avellino: Davide Pascolo è un sogno impossibile?
Lo starting five della Sidigas Avellino è ancora in via di rivoluzione. Nicola Alberani e il coach Nenad Vucinic sono alla ricerca di un’ala forte da inserire nel roster, e il nome ricercato è ancora una volta quell di Davide Pascolo.
Nonostante le voci secondo le quali sarebbero stati offerti due anni di contratto al cestista dell’Olimpia Milano, l’agente di quest’ultimo – Riccardo Sbezzi – ha stroncato l’interessamento da parte degli irpini commentando con: “Al momento non ci sono trattative con Avellino”. Ad ora, il passaggio di Davide Pascolo alla Sidigas Avellino potrebbe essere soltanto un sogno.
Gli altri obiettivi della Scandone
Non solo Davide Pascolo, che resta certamente l’obiettivo principale, ma anche altri nomi circolano nel mercato della Scandone. Ad ora, gli obiettivi sono molteplici e per lo più si tratta di nomi stranieri, anche se la società irpina è alla ricerca di profili italiani.
Il primo nome oggetto dell’interesse di Nicola Alberani è Gerald Robinson: per la cabina di regia il nome del classe 1989 piace già da un mese. Robinson ha giocato, l’ultima stagione, nel Monaco, partecipando al torneo francese (dove, tra l’altro, aveva già partecipato con il Nanterre).
Altro nome che interessa molto è quello di Dallas Moore: prospetto sicuramente più giovane (classe 1994), era in forza alla Consultinvest Pesaro. Un infortunio alla spalla – rimediato durante un allenamento – che ha fermato a marzo la sua stagione, non ha frenato le ambizioni del giovane, che potrebbe rilanciarsi nella Sidigas Avellino. In ultimo, interessa anche Josh Duncan, che ha giocato le ultime due stagioni in Turchia, nell’Eskisehir, ed è stato offerto alla società irpina.