Dopo i tre giorni di discussioni al Lingotto di Torino, sia il Partito Democratico che i suoi militanti vicini a Matteo Renzi sembrano usciti rivitalizzati dalla kermesse piemontese. Molti sono stati commenti anche in Irpinia, tra cui quello autorevole dell’avvocatessa Maria Rusolo giovane militante del Partito in città, con la quale abbiamo fatto una disamina complessiva sui fatti nazionali e locali del Partito Democratico.
Maria Rusolo commenta: “Dopo mesi di discussione e dopo le immagini della Leopolda degli anni passati, il Lingotto ha senza dubbio avuto il merito, in questa tre giorni di restituire un’ immagine molto più umana e comunitaria del Partito Democratico.
Matteo Renzi ha recuperato il senso di appartenenza al partito del nostro Paese: il senso della nostra storia, delle nostre radici, i nostri ideali e valori ispirati all’interesse comune ed allo Stato Sociale di diritto, in un momento quanto mai drammatico per la sua essenza democratica.
Sicuramente l’ex presidente del Consiglio riesce ad essere oggettivamente convincente il partito Democratico non ha bisogno di ancore di salvezze, nè di capi carismatici, ma di uomini e donne che si mettano in cammino per riportare al centro della discussione tre Temi Fondamentali: Questione Morale, Questione Meridionale e Forma del Partito. Noi siamo pronti a lavorare per il bene del Paese”
Inoltre aggiunge- Rusolo- “Matteo Renzi ha espresso un concetto chiaro e preciso in vista del prossimo congresso provinciale, rispetto al quale non stanno mancando di certo le polemiche, anche relativamente all’ultimo tesseramento.
“Beh che dire il Pd Provinciale è in Congresso permanente, siamo ostaggio di correnti, che aumentano alla velocità del suono continuamente. Nelle stanze di Via Tagliamento fra un po’ non ci sarà più spazio. Battute a parte, vorrei solo sottolineare alcuni aspetti per me di grande importanza. Questa continua lotta tra bande, ha trasformato il Partito Democratico Provinciale in una sorta di “arena” dove tutti dicono tutto e dove si parla di numeri più che di prestare attenzione alle persone ed ai loro bisogni. Mi perdonerà ma io vengo da una cultura politica, in cui il Partito era il luogo del confronto e dello scontro e nel quale sia affrontavano i grandi temi della comunità e del Paese, cercando di fornire anche delle risposte. Negli ultimi anni, tra una scaramuccia e l’altra, tra un direttorio e l’altro, si è persa di vista completamente la città e l’attività amministrativa. E su temi importanti il Partito non ha detto neanche una parola. L’attività dei circoli, non me ne voglia nessuno, è limitata alla fase del Tesseramento ed al Congresso, e quindi non si elabora più pensiero politico
Ora credo che il Congresso Provinciale si svolgerà dopo quello Nazionale, ma non vorrei che si limitasse ad essere un esercizio matematico di divisione delle sedie della segreteria. Noi dobbiamo operare una vera e propria rivoluzione culturale in città, ascoltare le voci del dissenso e parlare alle nuove generazioni, per questo motivo il 31 marzo ci riuniamo presso il Circolo della Stampa per discutere della Forma Partito e di come il Partito vuole costruire Presente e Futuro. Ne parliamo con tutti, in una sorta di nuova Agorà per il Pd Avellinese”- ha dichiarato Rusolo
Mentre in merito ad una sua possibile candidatura in città l’avvocato Rusolo ha voluto fare delle precisazioni.
“La mia Storia umana, professionale e politica è lontana dalle auto proclamazioni, o auto-candidature. Lavoro nel mondo delle associazioni e nel Partito,perché lo devo a me stessa, ai miei compagni ed alla comunità a cui appartengo. Non ho interessi personali, mi creda, ma solo la voglia di costruire un Futuro più dignitoso ed equo. Per cui per il momento la candidatura non è tra le mia priorità, abbiamo ancora molto lavoro da fare”- conclude Rusolo.