“Ribellarsi alla illegalità si può…Gesù è più forte della Camorra”. Si terrà mercoledì 26 aprile 2017 alle ore 19:00, presso la Chiesa di S.Bartolomeo di Montoro (AV), alla presenza del testimone di giustizia Don Aniello Manganiello, un convegno-dibattito sulla Giustizia e Legalità.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di lanciare un messaggio pubblico di solidarietà verso chi si espone nel combattere la criminalità per l’affermazione della legalità. All’evento, organizzato dalla Parrocchia di Santa Maria a Zita e S. Bartolomeo, interverranno il Sindaco di Montoro, Mario Bianchino e il Rev. Michele Pierri, parroco della frazione. A moderare il dibattito, il giornalista Gianni Festa. L’evento di concluderà con la Santa Messa celebrata da Don Aniello.
Importante sarà la testimonianza di Don Aniello Manganiello, “il parroco anticamorra”, che per 16 anni ha rappresentato la voce di Scampia e si è distinto per il suo impegno civile e sociale contro la criminalità organizzata e le sue collusioni. Don Aniello Manganiello dopo il suo arrivo nella parrocchia di Santa Maria della Provvidenza, tra i grandi prefabbricati urbani laddove regnano indisturbati degrado e miseria, decise di “sporcarsi le mani”, di scendere tra la gente, abbattendo le mura che separano la vita quotidiana dalle istituzioni, cercando di far capire agli abitanti del quartiere napoletano di Scampia, che un’esistenza diversa è possibile, che la legalità può esistere, che combattere la camorra si può e che chi nasce in quei luoghi non ha per forza un destino scritto sulla pelle. Fino al 2010 ha strappatoalla manovalanza della criminalità organizzata tantissimi giovani. Ha combattuto con comportamenti duri la malavita, rifiutado di dare la comunione ai camorristi, che spesso hanno le case piene di immagini sacre ma le mani piene di sangue. Ha denunciato, andando contro tutto e tutti, nonostante tante minacce subite. Non ha mai piegato la testa, rifiutando ogni tipo di protezione e scorta, che è riuscito ad accedere una piccola fiammella di speranza e di legalità nel quartier generale della malavita partenopea.
Nel 2010, però, Don Aniello viene sollevato dall’incarico di parroco di Scampia, ufficialmente “per l’avvicendamento naturale”. Tornato a Roma, al rione Trionfale, Manganiello ha deciso di prendere un anno sabbatico e di raccontare la sua missione pastorale. Durante questo periodo ha scritto, insieme al giornalista Andrea Manzi, “Gesù è più forte della camorra”, in cui parla di quei terribili giorni, dei mancanti incontri con i politici, ma anche dell’aiuto alla gente perbene. Ora vive a Camposano, suo paese di origine, dove oltre ad aiutare il parroco e partecipare alla vita diocesana, prosegue il suo impegno in prima linea, attraverso l’associazione che ha fondato, “Ultimi”.