È andata male a tre pregiudicati che, in modo sospetto e senza giustificato motivo, si aggiravano nella cittadina di Montoro. Prosegue senza sosta la lotta alla piaga rappresentata dalla criminalità predatoria, condotta dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino e che ogni giorno vede impiegati i militari dell’Arma in un capillare controllo del territorio teso a garantire sicurezza e rispetto della legalità.
I Carabinieri della Compagnia di Baiano hanno posto grande attenzione alla problematica, intensificando i controlli e garantendo la massima presenza di uomini sul territorio, soprattutto durante le ore notturne ed in quelle aree particolarmente colpite dal fenomeno, sia per prevenire i reati predatori che per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.
Ed ancora una volta tali sforzi hanno portati i loro frutti: in Montoro, nel corso di un servizio svolto in orario serale, una pattuglia della Stazione di Montoro sud intercettava un’auto che si aggirava con fare sospetto. Si procedeva dunque al controllo: a bordo del veicolo tre persone, di età compresa tra i 40 ed i 55 anni e provenienti dalla provincia di Napoli, che, alla specifica richiesta da parte dei militari operanti, non fornivano alcun valido motivo in merito alla loro presenza in quel luogo. All’esito della perquisizione personale e veicolare, gli stessi venivano trovati in possesso di vari strumenti atti all’effrazione, per i quali, in relazione alle circostanze di tempo e di luogo, non erano in grado di giustificarne il porto.
I tre, gravati da precedenti di polizia principalmente per reati contro il patrimonio, venivano dunque condotti in Caserma e, alla luce delle evidenze emerse, scattava nei loro confronti la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino in quanto ritenuti responsabili del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, strumenti utilizzabili per la forzatura di porte e finestre e pertanto sottoposti a sequestro.
Sequestrata altresì l’autovettura perché priva di copertura assicurativa e non sottoposta alla prescritta revisione periodica. Inoltre, attesa l’illiceità della condotta posta in essere che rendeva ingiustificata la loro presenza in quel Comune, gli stessi venivano proposti per l’emissione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.