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I democratici chiedono le dimissioni di Poletti. Il punto di vista di un dem irpino Leandro Faggiano

Intervista a Leandro Faggiano militante nei Giovani democratici Irpini. Riportiamo alla luce del documento sottoscritto oggi pomeriggio dai democratici sulle dimissioni di Poletti, il punto di vista di un militante Irpino. La dichiarazione contestata a Poletti è questa: “Conosco gente che è bene sia andata via, questo Paese non soffrirà a non averli tra i piedi”. E sui rimasti: “Non sono tutti dei pistola”. Poi corregge il tiro: “Mi sono espresso male e mi scuso”.  E’ proprio sulle scuse che i giovani democratici, anno alzato la voce, chiedendo al ministro le dimissioni, sono più di una centinaia le adesioni pervenute da tutta Italia alla lettera firmata inizialmente dai responsabili di Piemonte, Liguria, Val d’Aosta, Torino e Milano: “Le sue dichiarazioni su una certa categoria di giovani che sarebbe meglio perdere che trovare sono come sale su una ferita aperta: è il caso di farsi da parte.

Lei appartiene al Gruppo dei Giovani Democratici Irpini, alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro Poletti  come valuta  quelle dichiarazioni?

Assistere alle dichiarazione del ministro Poletti, sui giovani che sono emigrati dal nostro paese hanno segnato dentro di me un grosso senso di sconforto, ed è per questo che insieme a tanti altri compagni di tutt’Italia ho sentito il dovere da giovane prima e da dirigente di un partito giovanile poi, di chiedere le dimissioni del ministro del lavoro.

La parola lavoro e fuga dei cervelli da opportunità a necessità, è questo uno degli ultimi dati relativi alla situazione italiana?

Guardi penso che nessun giovane emigrato in cerca di fortuna, abbia lasciato a cuor leggero gli amici, i familiari e le cose care, ma se lo ha fatto vuol dire che alla base c’è una forte motivazione, aldilà della voglia di non allontanarsi, e sentirsi dire da un membro del governo che molti dei ragazzi che sono andati via sono più un bene che un male per il nostro paese, è come  dare una pugnalata alle tante  dignità dei ragazzi emigrati all’estero.

E’ di oggi la notizia di un documento sottoscritto dai Giovani Democratici per chiedere le dimissioni di Poletti?

Nel documento che ho sottoscritto insieme ai militanti democratici, chiediamo le dimissioni di Poletti da ministro, perché crediamo che sia l’ unico vero atto istituzionale per chiedere scusa ai tanti ragazzi italiani all’ estero. Sulla questione lavoro, anche  la riforma del lavoro”jobs act” si è dimostrata molto fallimentare. Io credo che ogni persona in Italia , soprattutto se giovane possa dare il suo contributo per migliorare il nostro Paese, quindi da parte del governo non mi aspetto dichiarazioni infelici e fuori luogo come quelle di Poletti, ma delle azioni politiche forti atte a creare occasioni di lavoro per evitare la fuga dei cervelli italiani.