Come da tradizione, la Festa della Liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista è stata celebrata ieri dall’Amministrazione Comunale della Città di Montoro con la deposizione di una corona di alloro davanti al Monumento della Pace. Un giorno fondamentale per la storia della Nazione ed assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.
Presenti, oltre al Sindaco Mario Bianchino e i consiglieri e gli assessori della Città dei Due Principati, ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine anche i Dirigenti Scolastici dei plessi di Montoro Sud e Nord, Domenica Raffaella Cirasuolo e Stella Naddeo. Dopo la benezione solenne di Don Gerardo Guariniello ci sono stati gli interventi racchiusi nei principi della festa del 25 aprile. “La democrazia dobbiamo tenercela stretta, credendo quotidianamente nella Pace, oggi è un giorno da ricordare e da rinnovare ogni anno, la guerra non si è conclusa in un giorno, ma è finita con il sacrificio di tante persone, uomini del popolo che hanno creduto negli ideali. Oggi festeggiamo 72 anni di democrazia”, questo l’intervento del DS dell’IC A.F.Galiani, mentre per Stella Naddeo “bisogna consegnare ai nostri figli un pianeta migliore, ridimensionando le idee di guerra dei popoli folli e ingovernati. La pace deve regnare tra i popoli. E’ un momento difficile, i nostri grandi europei del passato hanno creduto nell’idea di pace e unione, per il futuro di tutti noi.”
Il Primo Cittadino Mario Bianchino ha sottolineato l’importanza della Liberazione “che pone al centro la democrazia, condizione di vita che non crea indipendenza da qualcuno o qualcosa, ma rende l’uomo libero. La libertà deve essere esercitata nel rispetto delle azioni altrui. Bisogna coltivare la civiltà e l’integrazione tra i popoli, difendendo e affermando la democrazia in modo costante e quotidianamente. Quando essa è intralciata da comportamenti sbagliati, perde pezzi, ed è difficile recuperarla. La giustizia tra i popoli è determinata dalla coscienza, dai comportamenti e dalla cultura, elementi imprescindibili che caratterizzano i rapporti civili dell’intera umanità: valori essenziali che custodiremo sempre nel nostro animo. Dobbiamo conservare le radici della storia e alimentarle.”
Diversi i messaggi che hanno caratterizzato la giornata, con i bambini delle scuole presenti con cartelli inneggianti all'”Europa della cultura” e alla Pace, con il corteo che si è concluso con il lancio dei palloncini bianchi, rossi e verdi e con un grido dei piccoli studenti: “Viva l’Italia”.