Home Politica De Mita, Udc: “Sistema proporzionale può sconfiggere la crisi della politica”

De Mita, Udc: “Sistema proporzionale può sconfiggere la crisi della politica”

Giuseppe De Mita Vicepresidente Udc

“È ormai chiaro che il nostro sistema è affetto da una crisi di rappresentanza. Da questo presupposto nasce la nostra proposta – che questo pomeriggio presenterò insieme al collega onorevole Lorenzo Dellai all’hotel Nazionale di Roma – di modifica dell’Italicum: un primo turno proporzionale nel quale ogni forza politica esercita la propria capacità di interpretare una parte della società ed un secondo turno nel quale si formano coalizioni fondate su un patto di governo sottoposto al giudizio degli elettori, all’esito del quale si attribuisce un premio di maggioranza. Ci pare una proposta che favorisce unicamente l’equilibrio del sistema politico al fine di dare stabilità alle nostre istituzioni democratiche”- dichiara dalla sua pagina Facebook Giuseppe De Mita parlamentare e vicepresidente dell’Udc nazionale. De Mita insieme al gruppo dei centristi punta decisamente ad una legge elettorale proporzionale, capace di rappresentare tutte le anime politiche presenti nel panorama politico italiano, restituendo la possibilità ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti politici ed istituzionali e riducendo dunque le distanza tra cittadini e palazzo della politica nel suo insieme. Infatti negli ultimi dieci anni, anche per colpa delle errate leggi elettorali, è cresciuta è di molto la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni tutte. Oggi pomeriggio sarà presentata questa proposta, interessante sarà vedere poi quante forse politiche si avvicineranno a questa posizione, per ora solo Forza Italia per bocca del suo Leader Silvio Berlusconi ha parlato della possibilità di introdurre una legge elettorale sul sistema proporzionale ma senza preferenze e con sbarramento seppur minimo, con alleanza da costruire dopo l’esito del voto. Staremo a vedere cosa accadrà fino al 24 gennaio, giorno in cui si pronuncerà direttamente la Consulta per sciogliere il nodo legge elettorale.