Home Attualità Donare la speranza ai giovani del Mezzogiorno, chiese riunite

Donare la speranza ai giovani del Mezzogiorno, chiese riunite

Le Chiese del Mezzogiorno si sono incontrate a Napoli, tappa verso la Settimana sociale di Cagliari (26-29 ottobre 2017). Presenti il presidente e il segretario della Cei, i vescovi del Sud, istituzioni locali e nazionali e – soprattutto – tanti giovani. Per ribadire che, al di là delle statistiche e di una realtà spesso drammatica, la speranza è concreta e investire sui giovani è “un atto di lucidità politica”. Con questo impegno le Chiese del Mezzogiorno si sono date appuntamento a Napoli, l’8 e 9 febbraio, per una riflessione su “Chiesa e lavoro. Quale futuro per i giovani nel Sud?”, tappa importante verso la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Cagliari dal 26 al 29 ottobre e avrà a tema proprio “Il lavoro che vogliamo”. Vescovi, sacerdoti e laici – tanti i giovani – si sono interrogati sul futuro del Sud e delle nuove generazioni, troppo spesso costrette a emigrare per trovare un lavoro quantomeno decente.

Il lavoro è dignità. I numeri sono impietosi: negli ultimi cinque anni – riporta l’Istat – 1.130.000 meridionali hanno lasciato la loro terra; nel solo 2014 sono partite 104 mila persone, il 30% delle quali come una laurea in tasca. E drammatici sono le cifre della disoccupazione, specialmente quella giovanile, tornata a toccare il picco del 40,1% a livello nazionale, con picchi ancora più alti nel Meridione.

Una società che non offra alle nuove generazioni opportunità di lavoro dignitoso non può dirsi giusta”, ha rimarcato Papa Francesco nel messaggio inviato per l’occasione.

Quando manca il lavoro, “non si guadagna il pane”, viene meno la dignità della persona, non si stanca di ripetere Bergoglio, e “questo è un dramma del nostro tempo, specialmente per i giovani, i quali, senza lavoro, non hanno prospettive e possono diventare facile preda delle organizzazioni malavitose”.
“Le ultime statistiche – ha ricordato l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, presidente della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro e del Comitato organizzatore delle Settimane sociali – sono ferocemente eloquenti e ci troviamo a dover sostenere la fragile speranza con tutte le nostre forze. E quando il lavoro c’è, ci troviamo anche a denunciare le violazioni, gli incidenti mortali, lo sfruttamento, l’illegalità ma anche a registrare, con grande soddisfazione, tutta una rete di buone pratiche messe su specificamente dai giovani”.