Non si ferma più la violenza in carcere, in particolar modo nei penitenziari irpini. Una nuova aggressione è avvenuta in un carcere di Avellino, dove un detenuto ha preso a pugni un agente di custodia, finito in ospedale. La situazione nei penitenziari irpini si sta facendo sempre più delicata e controversa: il sindacato ha denunciato una situazione ormai fuori controllo in Campania.
Violenza in carcere: aggressione in un penitenziario di Avellino
Un nuovo, ennesimo, caso di violenza in carcere ha coinvolto un agente di custodia, che è rimasto ferito dai pugni di un detenuto. Quest’ultimo, per futuli motivi, ha deciso di aggredire il poliziotto.
L’agente di custodia è stato trasportato in ospedale per i gravi danni riportati. E’ soltanto l’ultimo dei casi di aggressione che si verificano in carcere, in particolar modo nella zona irpina. L’emergenza ha portato alla denuncia da parte dei sindacati, che hanno sottolineato una situazione di estremo pericolo in Campania.
La denuncia dei sindacati
“Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato” – ha denunciato Donaco Capece, segretario del sindacato Sappe. Capece ha contestato in particolar modo la politica dei penitenziari, che vieta – ad ora – alle guardie di essere munite di spray al peperoncino o taser.
Altra denuncia è arrivata anche dal sindacato Osapp: “Ormai sembra un bollettino di guerra, ogni giorno negli istituti penitenziari si assiste inermi alle aggressioni ai danni dei colleghi e delle colleghe che operano nelle carceri in totale abbandono, senza tutela e con i minimi standard di sicurezza.”, queste sono state le parole di Giuseppe Iovine, delegato provinciale, e di Maurizio Russo, dirigente nazionale.