Salernitana- Avellino, oltre il Derby calcistico. Nel corrente utilizzo giornalistico e popolare, si definisce derby una partita di calcio giocata tra due squadre della stessa città. Per estensione, con il termine derby è possibile riferirsi ad un incontro molto sentito fra squadre con accese rivalità agonistiche, dunque non è difficile trasportare il concetto di Derby anche in altri sport di squadra come il Basket, il volley.
Tuttavia il vero derby rimane quello calcistico, il derby rappresenta per il tifoso la massima espressione possibile per soddisfare il proprio “ego” interiore, il derby è il derby. Retrocessi? che importa abbiamo vinto il derby! ecco, il derby è anche questo,soprattutto quelli più sentiti, quelli che partono dal basso per intenderci, ancora più in basso si, il Sud, con particolare licenza per il derby della Capitale.
Bisogna essere onesti, un Milan -Inter; Juve-Torino; non avranno mai lo stesso sapore di un Lazio-Roma, Avellino-Salernitana, Catania-Messina, il perchè è presto che spiegato, il sud amplifica il concetto di derby al massimo dell’esasperazione sia in positivo sia in negativo.
Un derby del sud non dura 2 settimane, dura tutta la vita! non è una questione di coreografia, di urla dagli spalti o di attaccamento alla propria squadra, anzi, probabilmente sotto alcuni di questi aspetti i derby del nord Italia sono anche migliori dei nostri.
Il concetto è molto più ampio, prendiamo in esame l’imminente Salernitana- Avellino, due capoluoghi divisi da pochi chilometri autostradali, ma distanti anni luce sul modo di intendere la città, l’essere Avellinese o Salernitano, è un derby costante, di vita quotidiana, culturale, di vita vissuta, ci sarà sempre un “pisciaiuolo” che avrà da ridire su Avellino, come ci sarà sempre un “pecoraro” che avrà da ridire su Salerno.
Riflettendo il tutto sul derby calcistico, questo ha radici meno antiche, si parte attorno agli anni 60, in totale per gli amanti delle statistiche si sono giocati 42 Derby distribuiti tra serie B, serie C e Coppa Italia, 14 vittorie per la Salernitana, 16 pareggi e 12 vittorie per l’Avellino.
Gli ultimi due derby si sono giocati la stagione scorsa 15/16, il 6 settembre 2015 a Salerno, finito 3-1 per i granata, grazie ad una doppietta di Gabionetta, al ritorno al Partenio terminò 1-0 per i biancoverdi.
Chi mangerà il panettone amaro?
Il destino beffardo ha voluto che il derby si giocasse proprio la vigilia di Natale, comunque finirà qualcuno trascorrerà un pessimo cenone. La classifica è triste per entrambe le squadre, l’Avellino è penultima con solo 17 punti fatti, secondo peggiore attacco e seconda peggior difesa del campionato.
La Salernitana si trova 4 punti sopra, ma la situazione è allo stesso modo grave. La stagione è partita male per entrambe le squadre campane, i Biancoverdi hanno già cambiato allenatore (Novellino subentrato a Toscano), i tifosi sono in aperta contestazione con la società, insomma il periodo non è dei migliori. Va comunque detto che la mano di Novellino si è vista, la squadra nelle ultime gare si è comportata bene, ha dimostrato carattere e voglia di crederci, a tratti distratta e sfortunata. Anche i cugini granata hanno cambiato l’allenatore, Sannino ha lasciato spazio a Bollini.
La squadra di Lotito ha senza dubbio qualcosa in più rispetto ai lupi, ma ad oggi questa differenza non si è vista, 4 punti di distacco non sono sufficienti per decretarne la maggiore forza. Insomma un derby povero di contenuti, sarà l’aria Natalizia, ma anche nelle stesse città non si respira quel profumo di agonismo, piuttosto è palpabile la rassegnazione. Che il derby abbia inizio, e speriamo che la frittura non ci vada di traverso…