Home Dai Comuni Montoro, 4°edizione de “La notte del lavoro narrato”.

Montoro, 4°edizione de “La notte del lavoro narrato”.

Pecoraro snocciola i risultati dell’amministrazione Bianchino

Ieri sera si è svolta la 4°edizione de “La notte del lavoro narrato” sia presso la Biblioteca Comunale di Montoro alla frazione San Bartolomeo sia presso gli studi di Radio Raffaela Uno a Torchiati.

Durante l’incontro in biblioteca, oltre alle testimonianze sul lavoro come autorealizzazione, a porre i saluti agli spettatori sono intervenuti l’assessore a sport, cultura e spettacolo Raffaele Guariniello, l’assessore alle politiche di sviluppo e ai rapporti con enti ed istituzioni Vincenzo Pecoraro, nonché il sindaco Mario Bianchino.

Nel corso dei saluti, Pecoraro ha evidenziato gli importanti risultati dalla amministrazione di cui è assessore, come lo sblocco dell’area Pip alla frazione Chiusa, il pieno raggiungimento degli obiettivi in termini di finanziamenti europei e regionali, per i quali ha ringraziato gli impiegati comunali per l’impegno profuso, infine ha sottolineato due elementi prioritari portati avanti dall’Ente, cioè cultura ed edilizia scolastica.

Invece nel suo intervento, Bianchino ha evidenziato la presenza di tante iniziative culturali sul territorio montorese, nell’occasione specifica ha sottolineato come era vissuto il lavoro in passato, per lo più svolto artigianalmente, modalità oggi in netto declino. Inoltre si è soffermato sulle vicende personali accadutegli nelle scorse settimane, invitando i presenti alla marcia per la legalità in programma oggi alle ore 16.00 alla frazione Piano.

In quest’occasione ha anche rimarcato, citando una frase proferita da Don Aniello Manganiello nel convegno sulla legalità, svolto questa settimana a San Bartolomeo “Senza ordine sociale, non c’è vera democrazia”, che non possono essere normalità i furti nelle case, l’incendio di case ed auto, come è avvenuto al primo cittadino. Poi ha continuato affermando che lo sviluppo può anche attrarre la non legalità, da fronteggiare, però con un maggior raccordo tra gli enti istituzionali di livello superiore, per raggiungere una degna vivibilità. In questo frangente, ripete una frase già sostenuta nel corso di un’intervista di questa settimana: “Non si può vivere soli”. Infine ha concluso sostenendo che a partire dalla marcia montorese, la legalità si deve affermare come precondizione imprescindibile dell’agire politico.

a cura di Francesco Stabile