D. Dottore Ettore de Concilis ci illustri brevemente la proposta di legge che avete presentato nei giorni scorsi sul tema della legittima difesa
R . Abbiamo avuto l’ambizione di voler riformare integralmente il tema. Assunto che il secondo comma dell’articolo 52 cp sia sostanzialmente disapplicato dalla magistratura, che al contrario troppo spesso applica L’articolo 55 cp (eccesso colposo) per condannare la condotta di chi si difende entro i limiti della condizione di non punibilità, si è ritenuto quindi di proporre una vera e propria riforma della materia, nel convincimento che una legge chiara e garantista sulla legittima difesa svolga anche una valida efficacia di deterrenza per la criminalità. Al pari di previsioni normative già presenti in Germania, Repubblica Ceca, Svizzera, Austria, Francia, Spagna e Belgio, solo per citarne alcune, si è inteso stabilire tre principi assoluti:
Il primo è che la perfetta “proporzionalità” fra offesa e difesa, così come oggi richiesta, debba invece tenere conto dello stato psicologico del reagente che non è messo in condizione di ponderare in maniera puntuale la forza della sua risposta se crede di essere in pericolo di vita e deve reagire in pochi attimi.
Il secondo attiene gli oggetti ed eventualmente le armi adoperate da chi si difende, che non devono essere giudicate, nell’apprezzamento del giudice, come sproporzionate se il reagente non ha altro con cui difendersi da un pericolo certo e violento alla incolumità fisica.
In ultimo vogliamo che la difesa domestica debba considerarsi sempre lecita contro chi si introduce illegalmente e clandestinamente nella dimora del reagente. Una ancora più efficace presunzione di proporzionalità, di pericolosità e di congruità della difesa, come già voluta dal legislatore del 2006, viene ad essere considerata necessaria nei casi di difesa contro chi si introduce illecitamente nelle abitazioni o nei luoghi delle attività economiche o nelle pertinenze di esse” – Conclude de Concilis.
D. Il nuovo Movimento Nazionale per la Sovranità fondato pochi mesi fa, quale obiettivo si pone nel frammentato quadro politico italiano. Siete nati per unire tutte le forze del centro destra oppure immaginate una federazione con Salvini e il partito della Meloni?
R. “Siamo nati per fare fronte ad una esigenza: costruire e restituire una dimora accogliente per quanti stiano cercando una Comunità politica che sappia essere il baluardo della identità e della sovranità italiane.
Oggi il Paese è stretto da una tenaglia: dall’alto la eurocrazia che ci prende molto più di quanto ci rende e dal basso da un flusso migratorio di provenienza africana mai visto nella storia. Privi come siamo di una autentica sovranità nazionale, popolare, economica e monetaria, rischiamo di non avere gli strumenti per rispondere alle esigenze del tempo. Più che le forze politiche del Centrodestra, ci interessa riunire le migliori forze della società italiana, l’anima vera del Paese, e offrirle una strada diversa da quella che prevede solo l’austerity e i vincoli di bilancio.
L’Italia è il Paese che più di tutti ha contribuito alla storia stessa dell’uomo, lo vogliamo ricordare a chi ci annovera nei PIIGS. Ben venga un rinnovato Centrodestra che parli finalmente di queste cose! In un atto di immensa generosità abbiamo perciò chiesto a tutte le realtà e a tutti i possibili interlocutori, di dare vita ad un POLO SOVRANISTA per elaborare una proposta politica di grande levatura, all’altezza del compito di entrare nella Storia”.
D. Veniamo ai fatti della nostra e cara Irpinia, tra poco piu’ di una anno ci saranno le amministrative, è vostra intenzione fare alleanze di centro destra oppure punterete a dialogare con le civiche? E qual’ è la sua opinione sul Governo Foti?
R. “Foti, credo sia giudizio diffuso, è stato uno dei peggiori sindaci degli ultimi decenni. Ovviamente dialoghiamo con chiunque voglia rappresentare una alternativa al PD, il Partito che usa le istituzioni per i regolamenti di conti e finisce con l’essere paralizzante per lo sviluppo della città.
I Partiti del Centrodestra avellinese, pur va detto, non hanno saputo essere in grado di rappresentare una opposizione capace di inchiodare Foti alle sue responsabilità e ai suoi fallimenti. Occorre quindi rigenerare il dibattito in termini complessivi, anche tenendo conto delle esperienze civiche e di quartiere. Personalmente sono fra i fondatori di Primavera Irpinia, trovo indispensabile quindi rivolgermi alle tante realtà spontanee che si sono pur animate in questi anni. Tutti insieme potremmo vincere le elezioni”.
D. Ettore de Concilis sarà candidato al comune di Avellino nel 2018?
R.”Sono uomo di Partito dal lontano 1993, che vuole che le dica… farò come ho sempre fatto, cioè del mio meglio e laddove si rendesse necessaria una mia esposizione in prima persona non mi tirerò indietro. Ma so anche che non si può essere candidati per tutte le stagioni. Sono stato candidato due volte alla Camera, due alla Provincia e una volta alla Regione, e ho solo 37 anni! Vedremo…- così chiude l’intervista Ettore de Concilis.