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Avellino Calcio, Promossi e Bocciati di una stagione difficile: Ardemagni e Radunovic i migliori

Novellino è il vero trionfatore della stagione. Toscano inadeguato ma non solo per suoi demeriti.

Si è concluso il campionato cadetto anche per questa stagione calcistica. A fatica l’Avellino riesce a raggiungere il sospirato traguardo della salvezza, senza tuttavia negare ai propri tifosi il brivido del rischio retrocessione. A dieci minuti dalla fine del campionato, infatti, i lupi impattando 1-1 con il già retrocesso Latina stavano disegnando il peggiore degli epiloghi, disputare i playout contro il Trapani. Poi è arrivato Castaldo, che, con una staffilata da fuori aria ha tolto le castagne dal fuoco. Ecco dunque qualche numero della stagione Irpina, con anche i promossi e i bocciati.

#Il miglior bomber dei lupi è Matteo Ardemagni, con 13 goal realizzati. Daniele Verde è il vice cannoniere dei biancoverdi con 8 reti. #30 sono i calciatori utilizzati durante tutto l’arco del campionato. #Non scendono in campo neanche una volta i seguenti atleti: Molina, Tassi, D’Attilio, Offredi, Iuliano. #Con 37 presenze capitan D’Angelo è il calciatore che è sceso di più in campo. Seguono con 35 presenze Ardemagni, Gonzalez, Djimsiti. #Il meno presente sul rettangolo di Gioco è stato Biraschi con una sola presenza, partito poi in quel di Genova. Segue Gavazzi con sole 3 presenze, complice l’infortunio subito ad inizio Stagione.

Le delusioni arrivano dal centrocampo, D’Angelo, Moretti, Paghera, Omeonga, Lasik e Belloni alternano performance positive ad altre davvero pessime. Non meglio si è visto sulle fasce di difesa, soprattutto a sinistra, con giocatori adattati in questo ruolo per la mancanza di un terzino sinistro di categoria e qualità.
Il punto più forte è stato rappresentato dalle coppie di difesa centrale: Djimsiti-Jidayi, Djimsiti-Migliorini.

La fascia del migliore se l’aggiudica senza dubbio l’estremo difensore Radunovic, che in tantissime circostanze ha rimediato con i suoi interventi agli errori/orrori dei suoi compagni.
La piacevole rivelazione Radunovic, è tra i portieri più forti della Serie B.

Il titolo del peggiore se lo contendono in due, Donkor e Crecco. Donkor oggi al Cesena e Crecco alla Lazio, ad Avellino non hanno fatto assolutamente bene. In tutte le gara dai due disputata, l’approccio non è mai stato dei migliori, prestazioni mediocri, condite da troppi errori.

Vediamo ora nel dettaglio, atleta per atleta il rendimento di tutta la squadra.

Novellino: 7,5;
Grinta, autostima, cuore e tanto lavoro, sono le chiavi del successo di un bravo allenatore, che ha saputo rialzare una squadra che tutti credevano “morta”. Walter Novellino appena arriva ad Avellino, rivoluziona la squadra, e basandosi su un gioco semplice attraverso lo schema tattico del 4-4-2, mette in condizione tutti i suoi ragazzi di esprimersi al meglio, nei ruoli a loro più congeniali traghettando una squadra più sicura e con una propria identità, verso la salvezza. Novellino da Montemarano compie un “miracolo” a cui nessuno credeva fino a qualche mese fa.

Radunovic: 8;
Tra i più forti portieri della cadetteria, Boris Radunovic è stato una certezza tra i “pali” biancoverdi. L’estremo difensore dei lupi, salva in più di una circostanza la porta dell’Avellino. Il giudizio positivissimo non viene macchiato neanche da due sbavature che commette l’atleta durante il campionato, precisamente contro Spezia e Cesena. Saracinesca.

Laverone: 6.5;
Lorenzo Laverone arriva ad Avellino a gennaio dalla Salernitana e fa fare subito il salto di qualità alla squadra irpina. Il calciatore richiesto espressamente da Novellino, si sacrifica non giocando per la maggior parte delle volte, nel suo ruolo naturale di terzino destro, viene adattato a sinistra per sopperire alle lacune sulla fascia sinistra. Moto perpetuo.

Djimsiti: 7.5;
Poderoso e indiscusso leader della difesa di quest’anno. Prossimamente lo vedremo sui campi più importanti della scena europea. Certezza.

Migliorini: 6,5;
Reduce da un brutto infortunio riesce a prendersi un posto da titolare. Buone prestazioni, ci mette impegno, sacrificio e cuore. Da ricordare il suo assist da “regista” per Eusepi, che deposita la rete della vittoria contro la capolista Spal. Sorpresa.

D’Angelo: 6,5;
Per il capitano dell’Avellino, Stagione scandita da grinta, tanta corsa e reti decisive. Tutte le volte che Angelo D’Angelo non è stato presente in campo, la sua assenza si è vista molto.
Cuore di capitano.

Castaldo: 6,5;
Calciatore con classe da vendere. Ha sempre dimostrato amore e attaccamento per la maglia che indossa, risultando l’uomo decisivo che tira fuori dai tunnel bui l’Avellino. Nel posto e al momento giusto anche nell’ultima di campionato, “salvando” la sua squadra con una rete decisiva, regala al club biancoverde la permanenza in Serie B per il quinto anno consecutivo. Decisivo.

Ardemagni: 7;
Un attaccante spento quando sulla panchina dell’Avellino sedeva mister Toscano. Il centravanti rigenerato dalla cura Novellino, a fine Stagione conquista il titolo di capocannoniere dei lupi, con 13 reti realizzate. Per il bomber di “notte” le soddisfazioni potevano essere maggiori ma durante il campionato fallisce qualche calcio di rigore e “mangiandosi” goal, davanti le porte avversarie.
Bomber ritrovato.

Eusepi: 6;
Arriva dal Pisa in “punta di piedi”, ma si rivelerà importante, portando il suo contributo alla causa biancoverde senza tirarsi mai indietro. Tre reti per lui con la maglia dell’Avellino, di cui una decisiva, che regala la vittoria ai lupi contro la capolista Spal.
Prezioso.

Perrotta: 6;
Accantonato da Toscano, rispolverato da Novellino, viene adattato sulla fascia sinistra di difesa. Grinta e determinazione sono le sue doti migliori. Da ricordare il suo goal decisivo per la vittoria dei lupi al “Partenio-Lombardi” contro il Carpi, 1-0. Vero lupo.

Jidayi: 6;
Rispetto allo scorso anno le sue prestazioni sono calate di qualità, non essendo al meglio delle condizioni fisiche. Nonostante tutto, porta il suo contributo all’Avellino, con tutta la sua esperienza.
Esperto.

Moretti: 6,5;
Calciatore di qualità, è tra i pochi in “rosa” ad avere il piede buono, quando decide di usarlo. Quando vuole riposarsi, invece è lento e macchinoso. Croce e delizia.

Lasik: 6;
Il calciatore con Toscano non ha disputato una partita buona. Mister Novellino lo colloca sull’esterno di centrocampo ed ecco che sfoggia al meglio la sua dote migliore: la velocità’. Rigenerato.

Toscano: 4;
Tecnico che trasmette soltanto ansia, insicurezza e confusione alla squadra. Trainer che doveva essere allontanato già prima della gara contro il Cesena. Inadeguato.

Frattali: 5.5;
Il giocatore visto quest’anno non era più il bravo portiere dell’anno prima. La dimostrazione su tutte avviene già 7 agosto, in Coppa Italia, quando l’estremo difensore degli irpini, con le sue papere, porta la squadra alla sconfitta. Demotivato.

Omeonga: 5,5;
È un giocatore veloce, con un difetto, non tira mai in porta. Il centrocampista ha inoltre perso molte palle sanguinose, ma il ragazzo è giovane, migliorerà.
Timoroso.

Asmah: 5.5;
Nell’esordio stagionale dell’Avellino contro il Brescia, l’atleta parte veramente bene, destando un’ottima impressione. Con il passare del tempo purtroppo il calciatore va “spegnendosi, e complice un infortunio, non troverà più spazio negli undici titolari biancoverdi.
Rimandato.

Gonzalez: 5.5;
Il difensore centrale viene adattato a terzino sinistro durante il campionato, peccando in velocità, si fa molto spesso mettere in difficoltà dagli avversari. Macchinoso.

Donkor: 4,5;
Il giocatore emblema della brutta guida tecnica di Toscano. Il calciatore entra in campo solo per creare problemi e fare danni.
Inguardabile.

Diallò: 5,5;
Nella prima giornata del torneo cadetto contro il Brescia, parte molto bene, ma con il passare del tempo, vengono fuori tutti i suoi limiti. Troppo irruento, falloso ed ingenuo. Commette gravi disattenzioni in difesa. Acerbo.

Crecco: 4,5;
Non ne ha azzeccata una! Ci ha “lasciati” con un dubbio: ma Crecco giocava per l’Avellino o contro l’Avellino?!?!

Belloni: 5,5;
Uno dei migliori nella prima parte della Stagione, con Toscano. Subisce poi una netta involuzione, dovuta probabilmente al fatto che ad inizio campionato ha giocato solo lui. Stanco.

Paghera: 5,5;
Calciatore che alterna prestazioni buone ad altre meno. In tante gare perde numerosi palloni, appare abulico e non porta sostanza e qualità a centrocampo. Si rifà nel periodo d’oro di Novellino.
Discontinuo.

Verde: 5,5;
Più bassi che alti per Daniele Verde, questa Stagione. Davvero un peccato per un giocatore dalle grandi potenzialità, che ha reso poco, lasciandosi andare a giochi e dribbling inutili, invece di puntare al concreto. Incostante.

Mokulu: 5;
Del buon giocatore allenato da Tesser, ne è rimasta solo la brutta copia, non contribuisce per niente nella Stagione biancoverde.
Irriconoscibile.

Soumarè: 5,5;
Uno dei calciatori più positivi quando l’allenatore degli irpini era Mimmo Toscano. Con il passare del tempo emergono tutti i limiti tecnici dell’attaccante. Deludente.

Bidaoui: 5;
Calciatore che gioca alcuni scampoli di partite solo con Walter Novellino, mettendo in difficoltà in più di un’occasione le retroguardie avversarie. Tutto il buono fatto in precedenza, l’atleta lo rovina nel derby contro la Salernitana, facendosi espellere. Con l’espulsione, il calciatore, metterà in difficoltà il trainer di Montemarano, per la delicatissima gara interna contro il Latina.
Incosciente.

Solerio S.V.
Gioca poco per giudicarlo, tuttavia ci ricordiamo ancora la bella prestazione a La Spezia. Promettente.

Camarà S.V.
Gioca troppo poco per essere giudicato, ma quel poco visto, promette bene.Il ragazzo sembra avere delle buone qualità, come un buon tiro. Interessante.

Lezzerini S.V.
Il portiere in seconda, ha soltanto un’occasione di esordire con la maglia biancoverde, contro la Ternana, nel girone di ritorno. L’atleta fa una brutta figura, con una prestazione indecorosa, ma si tratta della sua prima ed unica presenza in campo, non sarebbe giusto dargli un giudizio.

Offredi S.V. Iuliano S.V. D’Attilio S.V. Gavazzi S.V.

Società e tifosi!

Società: 6,5 ;
Grazie a questa società l’Avellino disputerà per il quinto anno consecutivo la serie B, cosa che non accadeva dal 1977, quindi grande merito al duo Taccone-Gubitosa, per questo record ritrovato dopo diversi anni. A loro però è da attribuire la responsabilità dei tanti errori commessi, a partire dalla scelta dell’allenatore Toscano concedendogli un triennale, cosa abbastanza inusuale. Nel mercato estivo, la società decide di puntare sui giovani, alcuni dei quali troppo inesperti per la categoria. Sul mercato la società si è mossa confusa ed è mancato un progetto ben delineato. La colpa della confusione sul mercato, è da attribuire in parte anche al tecnico Toscano che inizialmente imposta una rosa sul modulo 3-4-3, poi successivamente cambia l’assetto tattico costringendo la società a dirottare il Mercato verso il 3-5-2. A chiusura del Mercato estivo, la squadra appare subito monca in alcuni reparti soprattutto a centrocampo e su entrambe le fasce di difesa, infatti durante l’inizio di campionato subito appaiono evidenti gli errori commessi. L’altro errore è di aver cambiato l’allora trainer dei lupi con molto ritardo, soltanto dopo 16 giornate chiamando poi Novellino, considerato un ripiego per la società dopo aver incassato il rifiuto degli allenatori Colantuono e de Canio. Si spera che la società eviti guerre clandestine come successo quest’anno. La Piazza chiede chiarezza e programmazione, cosa che negli ultimi tempi non è accaduto.

I Tifosi: 9.
Sono il dodicesimo uomo in campo, sempre presenti nel bene e nel male, nonostante la prima parte di campionato umiliante. In trasferta sono sempre stati numerosi, con un minimo di presenze di oltre 400 unità, numeri che solo la piazza di Avellino riesce a portare in trasferta. E’ anche merito dei tifosi se ci siamo salvati e soprattutto della Curva Sud che non ha mai abbandonato la squadra neanche nei momenti più difficili.

Resoconto di una stagione travagliata |