Ad Avellino il cielo è grigio ma il clima al “Partenio-Lombardi” è
decisamente infuocato. La sfida tra le rivali storiche Avellino e Bari si fa vivace in campo già dai primi minuti di gioco, complice il troppo nervosismo dei giocatori, che non hanno così saputo sopportare il peso di una gara così delicata. Gara che termina con un pareggio, 1-1, a suon di rigore. Irpini che dovranno ancora soffrire prima di raggiungere la salvezza, pugliesi sempre più lontani dalla zona Playoff.
La gara: Avellino-Bari 1-1
L’Avellino visto nella prima frazione di gioco è deludente, poco convinto di ciò che sta facendo, dimostrandolo già al settimo minuto della prima frazione di gioco, quando riesce a buttare via la prima occasione per sbloccare il risultato. Eusepi fa da sponda per l’accorrente Lasik che calcia maldestramente da fuori area.
Il Bari che gioca molto più convinto ne approfitta pochi minuti dopo per rispondere ai biancoverdi.
Al nono minuto, il Bari si rende pericoloso con Salzano che in torsione impegna severamente Radunovic, ma il portiere spinge in calcio d’angolo. Al quarto d’ora il centrocampista irpino Paghera, perde una palla sanguinosa che si fa sradicare dai piedi da Galano. L’attaccante dei biancorossi da fuori area, lascia partire un fendente che termina abbondantemente fuori.
Un minuto più tardi, la partita si sblocca. L’arbitro Marini concede un rigore molto dubbio agli ospiti baresi dopo il contatto in area di rigore tra Maniero e Migliorini.
Sul dischetto Salzano non sbaglia e porta in vantaggio i galletti per una rete a zero.
Si chiude così un primo tempo che vede un Avellino abulico, opaco e che non costruisce il gioco, creando poche occasioni da rete. Mentre il Bari nonostante le numerose defezioni, mette in campo una squadra convinta e che ci crede.
Alla ripresa le cose cambiano, i lupi partono bene con Bidaoui che al sesto minuto mette in mezzo una palla invitante per Ardemagni, ma l’estremo difensore avversario, Micai, non si fa trovare impreparato. La mossa giusta arriva dal trainer dei campani, quando decide di tentare il tutto per tutto, schierando sul terreno di gioco Verde e Bidaoui sulle fasce, con Ardemagni e Castaldo in avanti. Passando cosi dal 4-4-2 ad un 4-2-4, mettendo su una squadra ad attrazione offensiva.
Al quindicesimo l’Avellino sfiora il pareggio, che arriverà quattro minuti più tardi, quando Marini concede il secondo ed ultimo rigore della gara alla formazione di casa.
Grazie al tocco di mano di Moras, sul dischetto si presenta il fantasista Daniele Verde, che spiazzando il portiere avversario, sigla la rete del pareggio biancoverde, portandosi così nella classifica marcatori a quota 8 reti realizzate con la maglia della squadra irpina.
L’ultima occasione, prima che si concluda il match, capita ai lupi al 38esimo minuto, con Migliorini che con un lancio lungo da centrocampo, pesca Ardemagni che a sua volta tenta di sorprendere Micai, con un pallonetto di testa, non riuscendoci.
Serie B, la lotta salvezza.
L’Avellino dunque fa un passo avanti, un punto che muove poco la classifica ma tanto il morale. Tuttavia la giornata è stata piuttosto favorevole valutando i risultati delle concorrenti per la salvezza. Pareggiano Ascoli e Brescia (con il Latina retrocesso), il Vicenza si è auto-condannato alla retrocessione perdendo la sfida salvezza con la Ternana, proprio gli umbri si portano a -1 punti dal Trapani (sconfitto a Frosinone, ma giocando bene). Tuttavia i due punti di vantaggio di Avellino, Brescia ed Ascoli sulla zona play-out, potrebbero vacillare già la prossima settimana, considerato che il Trapani gioca in casa con un già salvo Cesena, mentre la Ternana ospiterà uno Spal probabilmente già promosso in serie A. Insomma, sarà un fine campionato decisamente interessante.